Il 6G andrà a sostituire il 5G. Quali saranno i nuovi scenari futuri?
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Il termine 6G indica la sesta generazione della telefonia mobile, ossia l’insieme di tecnologie di telefonia mobile e cellulare che definiranno un’evoluzione rispetto al 5G. Tuttavia, piuttosto che una semplice sostituzione, il 6G sarà inizialmente complementare al 5G, con la coesistenza di entrambe le tecnologie per diversi anni. Le reti 5G continueranno a espandersi, mentre il 6G introdurrà capacità avanzate, come una maggiore velocità, una latenza più bassa e nuovi servizi innovativi.
Che cosa cambierà?
Al 2024, gli standard internazionali del 6G sono ancora in fase di sviluppo. Il 3GPP (Third Generation Partnership Project), l’organizzazione che ha definito gli standard per le precedenti generazioni di telecomunicazioni mobili, ha iniziato a lavorare sulle prime fasi di standardizzazione del 6G. Il 6G è previsto per una distribuzione commerciale a partire dal 2030, con prototipi e test che potrebbero cominciare già dal 2026.
Si prevede che il 6G offrirà velocità di trasmissione dati decisamente superiori rispetto al 5G, fino a 1000 Gbps, e latenza inferiore a 1 millisecondo, aprendo la strada a nuove applicazioni, come la realtà estesa (XR), l’intelligenza artificiale distribuita, e la comunicazione tra dispositivi in tempo reale.
Sviluppi industriali e nazionali
Come avvenuto per il 5G, il 6G sarà una rete cellulare digitale che utilizzerà frequenze avanzate, incluse le onde millimetriche e le frequenze nell’ordine dei terahertz (THz). Molte aziende leader del settore, tra cui Samsung, Nokia, Huawei, LG, Ericsson e Apple, sono già impegnate nella ricerca e sviluppo del 6G. Inoltre, diverse nazioni come Cina, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti e Unione Europea stanno investendo risorse per garantirsi un ruolo di primo piano nello sviluppo e nell’adozione del 6G.
Per esempio, la Cina ha già avviato test su tecnologie di comunicazione basate sui THz, lanciando satelliti sperimentali per esplorare questa nuova frontiera. La Corea del Sud e il Giappone stanno puntando a sperimentare la rete 6G già nel 2026.
Gli Stati Uniti e l’iniziativa “Next G Alliance”
Nel contesto statunitense, il 13 ottobre 2020, la ATIS (Alliance for Telecommunications Industry Solutions) ha lanciato la “Next G Alliance” con l’obiettivo di sviluppare una strategia competitiva per la tecnologia 6G. Al 2024, questo consorzio è attivamente impegnato nella definizione di standard e nella collaborazione con aziende come AT&T, Verizon, T-Mobile, Cisco, Google, Apple, Microsoft e Nokia per accelerare l’adozione della tecnologia. Gli Stati Uniti puntano a riconquistare il primato tecnologico globale con il 6G, essendo rimasti indietro rispetto a Cina e Corea del Sud nel 5G.
L’Unione Europea e il progetto Hexa-X
L’Unione Europea, attraverso il progetto Hexa-X, sta guidando la ricerca e lo sviluppo del 6G nell’ambito del programma Horizon 2020. Hexa-X riunisce importanti attori europei nel campo delle telecomunicazioni, tra cui Nokia, Ericsson, Telefónica e Orange, con l’obiettivo di definire una roadmap per lo sviluppo del 6G e di promuovere la leadership europea nel settore.
La Cina e il lancio di satelliti sperimentali
La Cina è uno dei principali protagonisti nello sviluppo del 6G. Nel novembre 2020, il Paese ha lanciato il razzo Long March 6 che ha portato in orbita diversi satelliti, inclusi prototipi sperimentali per testare comunicazioni nello spettro dei terahertz (THz), mai testate prima nello spazio. Questi esperimenti mirano a esplorare l’utilizzo del 6G per comunicazioni spaziali, un settore in cui la Cina sta cercando di imporsi.
Tecnologie future a supporto del 6G
Sebbene gran parte delle tecnologie necessarie per il 6G siano ancora in fase di sviluppo, esistono già tecnologie come l’intelligenza artificiale distribuita, le reti neurali e l’internet delle cose (IoT) che continueranno a evolversi e costituiranno la base del 6G. In particolare, il machine learning e l’automazione giocheranno un ruolo centrale nel miglioramento delle prestazioni delle reti e nell’ottimizzazione delle risorse.
Sostenibilità e obiettivi globali
La sostenibilità è una delle priorità dello sviluppo del 6G, che si allinea agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Uno degli obiettivi principali è ridurre l’impatto ambientale delle reti e garantire un’accessibilità globale che riduca le disuguaglianze digitali entro il 2050. Le reti 6G mirano a essere molto più efficienti dal punto di vista energetico rispetto alle precedenti generazioni, con un focus sull’impronta di carbonio e sull’inclusività sociale.
Conclusione: una prospettiva verso il 2030
La progettazione del 6G si basa su tre fattori chiave:
- Allineamento agli obiettivi di sostenibilità: il 6G dovrà contribuire alla riduzione delle emissioni di carbonio e alle disuguaglianze digitali.
- Risposta alle aspettative del mercato: la richiesta di velocità e latenza più elevate, nuove applicazioni e l’integrazione tra mondo digitale e fisico sarà al centro dello sviluppo del 6G.
- Efficienza delle reti: il 6G promette di migliorare drasticamente le prestazioni e l’efficienza rispetto al 5G.
L’avvento del 6G rappresenta una rivoluzione tecnologica che non solo offrirà prestazioni superiori, ma trasformerà anche il modo in cui interagiamo con il mondo digitale e quello fisico. Rimane da vedere come le varie nazioni e aziende continueranno a competere per la leadership in questo settore.